Naming. La difficile scelta del nome

Bella! Ma come la chiamiamo?

Il nome di un’azienda, di un ente, di un servizio, di un prodotto è un’immagine precisa che  racchiude in sé, sia la storia che il destino (in nomen gnomen dicevano gli antichi) di ciò che si nomina.

 La scelta di un nome, di un’azienda, di un servizio pubblico, di un prodotto industriale non può che essere, quindi, il risultato di una complessa operazione strategica che prende in considerazione tutti gli elementi, a partire di quelli classici di mercato, che in qualche modo possono contribuire a definire il prodotto/l’azienda a cui si assegna nome.

I nostri esperti di comunicazione tengono in considerazione molti altri aspetti (idoneità ad essere memorizzato, idoneità ad essere richiamato alla memoria, facilità d’uso, impatto, scrittura, fonetica, suono e assonanze, riproducibilità del suono con strumenti fonici, appeal tanto per citarne solo qualcuno) 

In una campagna pubblicitaria il nome e quindi la facile immediata accattivante ed univoca individuazione e identificazione di un prodotto è  spesso la carta vincente.

La scelta del nome è quindi una delle principali variabili che definiscono una strategia di marca. Nel nome (e nel logo) quindi nell’immagine si accumula la storia stessa di un prodotto e di un’azienda ed è l’immagine a definirne il posizionamento nel mercato ed, in definitiva il successo o il flop.

La ricerca del nome deve essere studiata e analizzata come variante strategica da esperti della comunicazione e del marketing. Non si può affidare una cosa così importante ad una semplice intuizione della zia che al momento può anche sembrare geniale ma che, nel tempo, mostra limiti e, a volte crepe, insanabili.

In linea di massima nel definire un nome per un prodotto o un’aziende, si deve ipotizzarne lo sviluppo futuro e quindi la possibilità di una presenza in paesi di lingua diversa e quindi si dovrà pure tenere conto di significati e assonanze nelle principali lingue straniere così da non generare equivoci e rispettare caratteristiche sociali e culturali di altri luoghi di vendita.

Orientare i bisogni

Una scelta sbagliata o non adeguatamente attenta, potrebbe essere causa di ambiguità, tale da condizionare negativamente le vendite del prodotto e di conseguenza l’immagine dell’azienda. Scelto il nome, si tratterà anzitutto di esprimerlo graficamente, di canalizzare il rinvio semiotico del nome industriale anche mediante il logotipo. Esso può produrre degli effetti di senso che possono aumentare il valore strategico del nome stesso. Il naming ha anche lo scopo di orientare l’identità e l’immagine di un prodotto verso i bisogni, le esigenze le richieste della collettività e quindi di interpretare e tradurre le sue aspettative anche in senso culturale mediante la produzione di simboli sia iconici sia linguistici.

Perciò ogni qualvolta si crea un nuovo nome, automaticamente nascerà e si delineerà anche la sua storia e l’immagine che questo avrà nella società e nella memoria visiva del consumatore, che tramite il nome identificherà anche le caratteristiche o le funzioni di quest’ultimo. Ad un determinato nome, quindi, sarà sempre collegata l’immagine dell’azienda che lo ha prodotto. Il successo di un prodotto o di un servizio risiede anche nel nome e nella sua definizione, veicolo necessario per l’immagine ed il futuro del prodotto.

Causa di errori

L’esigenza di non commettere errori nella scelta del nome da assegnare a nuovi prodotti, ha favorito il crescente ricorso a specialisti nel settore del naming, riducendo di fatto la probabilità di commettere errori, che potrebbero essere causa dell’insuccesso di un prodotto o di una azienda.

Rinominare

Il rinominare (Renaming in inglese) un prodotto, un servizio o un’azienda è un processo di ri-attribuzione o modifica del nome ed ha anche la finalità di variare il messaggio che si vuole comunicare attraverso di esso.

I sempre più frequenti cambiamenti e richieste della società esigono a, volte, cambiamenti del nome. Spesso questi sono dovuti a fusioni o acquisizioni di più aziende e quindi al relativo cambio del nome (vedi gli esempi delle fusioni di alcune banche italiane o compagnie telefoniche). In altre circostanze, sono dovuti all’evoluzione stessa del prodotto o all’espansione di una azienda e quindi del suo naturale cambiamento. A volte alcuni prodotti o servizi necessitano un Renaming, conseguenza del loro insuccesso.