Il dolore dell’esistenza e le mutazioni dell’anima.
Non c’é solo dolore nei versi di Teresa Corrado di questo secondo volume Tozzi e pane di lacrime, in pubblicazione a cinque anni di distanza dal primo. In tutta la prima parte (Tozzi) il dolore, come d’altronde la gioia, l’amore, i figli, il ricordo dell’’infanzia, formano insieme una tessitura complessa e delicata che si esprime, a volte, con concatenazioni di ritmi e immagini verbali: …il sangue aiutò le more mature / a disegnare arabeschi … (I rovi)
Ma non bastano i ritmi e le immagini verbali a descrivere la personalità letteraria di Teresa Corrado, la sua sensibilità, il suo raccontarsi donna/sposa/madre, la sua forza e la sua fragilità, la sua solarità ed il suo lato oscuro.
I suoi versi nascono nel sud della Calabria, paradiso/inferno ove il clima dolce e la bellezza struggente della natura sono pervasi, attraversati quasi, dal pre/sentimento della tragedia; nascono in una bolla dello spazio-tempo ancora ricca di passioni e sentimenti, una insenatura abbastanza riparata dal chattare televisivo-informatico dilagante, una zona spazio/temporale non ancora del tutto esplorata.
Teresa Corrado Murdolo é nata a Stilo (RC) il 01 – 02 – 1935.
Farmacista dal 1958, ha lavorato a Badolato,
Gagliato, Isca dello Jonio, Satriano.
A Satriano ha insegnato presso la scuola media dal 1960 al 1983.
A Soverato dal 1983 al 1990 al Liceo Classico.
Nominata dal senato Accademico di S. Marco “Accademico di merito”, ha riscosso vari premi artistici:
Primo premio Francesco Petrarca Sorrento ’80 Primo premio Campania Felix Città d’Italia, Sorrento 87.
A maggio del 1996, dà alle stampe la prima raccolta di poesie dal titolo “Briciole”.
